Monday, October 30, 2006

Duello al sole


Dubai, che non si fa mai mancare niente, ospitera' la prossima settimana quella che e' gia' stata annunciata l'ultima partita tra Borg e McEnroe.
E' un'altra delle mosse promozionali dell'emirato per accreditarsi come attrazione turistica, del jet-set, di eventi mondani, etc. Come centro del mondo.
Anche se si tratta di una esibizione credo che i due si impegneranno. Non solo: spero che il vecchio Mac si metta a litigare per un'ora su una palla dentro o fuori, che chieda l'intervento del supervisor, e che rompa la racchetta per la rabbia. Infine, rivolto all'arbitro, gli urli come sempre "you can not be serious!".

Ho smesso di seguire il tennis quando Mac si e' ritirato. Lo trovo molto meno interessante.
Si sono ritirati anche Leconte, Becker, altri matti che rendevano lo sport imprevedibile.
Come Alesi e Mansell in F1.
Ho visto McEnroe in una esibizione a Padova circa 15 anni fa.
La mattina andai all'albergo in attesa di autografo.
Gli altri si svegliarono presto e andarono nei campetti ad allenarsi. Lui si sveglio' verso le 14 e scese al ristorante assonnato e sbarbato, quindi mi firmo' un autografo (che conservo gelosamente) abbastanza seccato.
Alla sera prese a pallate quei poveri diavoli che si allenavano di buona mattina...
Il biglietto della esibizione costa da 20 a 40 euro, accessibilissimo.
Ma ovviamente c'e' anche un pacchetto sui 10.000 euro che permette di giocare con entrambi un paio d'ore, di partecipare al gala', di essere accompagnato dalla limousine, di avere racchette firmate, etc. Giusto per dare un tocco di esclusivita' e fare molto chic, come vuole Sua Eccellenza Cav. Comm. Rag. Geom. Ing. Avv. lo Sceicco.


P.S. Ho visite anche dal Centro America. Il valore del blog sale vertiginosamente.

Saturday, October 28, 2006

Un mestiere inesistente a Dubai.

Il meteorologo.

Thursday, October 26, 2006

iPod!


L'ho comprato.
Occasionissima, a meta' prezzo, in un negozio di fotografia, trovato seminascosto in uno scaffale ancora piu' nascosto.
Ed e' esattamente quello che pretende di essere: un oggettino che cambia la vita e le abitudini.
Dopo averlo provato, credo che senza esagerazione si puo' dire che ha la stessa importanza di radio e TV. Un giorno si dividera' il tempo fra prima dell'iPod e dopo l'iPod.
Il primo decennio del 2000 sara' identificato come quello dell'avvento di iPod.
Fa da spartiacque nel modo in cui si sente musica, si vedono fotografie, si usa Internet.
L'iPod e' prima di tutto un oggetto. Il fatto che suoni anche musica e mostri foto (il mio modello non supporta video) e' quasi secondario. E' bello anche solo tenerlo e giocare con la manopola.
Il mio modello e' il 60GB, tiene circa 15.000 canzoni. Ne ho caricate meno di 2000 e gia' mi sembrano tante.
La funzione piu' bella e' quella della riproduzione casuale: suona le canzoni in ordine sparso per cui si ha sempre la sorpresa, come se si stesse ascoltando la radio.
E, ovviamente, non serve che mi porti a Dubai tutti i miei cd: mi basta l'iPod.

Saturday, October 14, 2006

Annunciazione, annunciazione...

Il blog si riposa per una settimana.
Aggiornamenti a partire dalla prossima.

Wednesday, October 11, 2006

Breve guida

Cose che ho fatto

Sono stato a Parigi (tre volte, ora basta).
Ho visto diverse albe.
Ho riso in un momento inopportuno.
Ho sognato di essere un supereroe.
Ho sognato di essere invisibile.
Ho rotto una finestra.
Sono stato "pubblico" in uno show tv (deejay TV, presentava Amadeus).
Ho suonato dal vivo (un successone).
Ho registrato un nastro (un fallimento).
Ho fatto una figlia.
Ho comprato una casa.
Sono stato operato.
Ho dato un pugno.
Ho visto Chuck Berry dal vivo.
Ho visto 3 volte i REM.
Ho venduto qualcosa a uno sconosciuto.
Ho visto Cindy Crawford a Milano.
Ho mangiato sushi.
Sono caduto dalla bicicletta.
Ho scritto lettere di protesta (senza successo).
Ho marciato per protesta (senza successo).



Cose che non ho fatto

Guidare una Ferrari.
Visitare le Piramidi.
Tenere in mano una tarantola.
Bungee jumping.
Ubriacarmi con champagne.
Scommettere su cavalli.
Coast-to-coast in America.
Visitare l'Irlanda.
Ordinare alfabeticamente i CD.
Divorziare.
Vincere un concorso di bellezza.
Tatuarmi.
Essere sulla scena di un delitto.
Scrivere al Presidente.
Sopravvivere a un naufragio.
Essere licenziato.
Licenziare.
Rompere un osso.
Vincere soldi.
Vendere un sito a un miliardo di dollari (neanche a 1 dollaro).
Sparare.
Mangiare insetti.
Essere arrestato.

Splendida erede






Vendesi blog, prezzo d'occasione





Un'altra volta. Due 29enni che 18 mesi fa (ripeto 18) hanno pensato di attivare un sito dove visitatori avrebbero potuto caricare video amatoriali per la visione di tutti, You Tube, hanno venduto il gingillo per 1,6 miliardi di dollari a Google.
Un altro caso di fricchettoni, partiti da un garage con un idea, che sono diventati miliardari. L'America e' proprio un paese pazzesco.
Non solo: gli acquirenti (Google) sono anch'essi due ragazzotti partiti da un garage, hanno creato un motore di ricerca molto spartano, lo hanno portato in borsa e sono ricchi sfondati. Le azioni di Google hanno una trend incredibile.
Giusto per ricordarci le loro origini, i due hanno comprato la settimana scorsa il garage da cui sono partiti.
Anche i fondatori di Yahoo sono partiti da un garage.
Ma come diavolo sono fatti i garage americani? Non li usano per mettere la macchina?
Io piu' che la collezione di Dylan Dog e un paio di biciclette con le gomme sgonfie non ho. Non credo che mi aiutera' a diventare miliardario.
A questo punto lancio la sfida: vendo questo blog a 1 milione di euro. Solo perche' l'ho fatto in ufficio. Se lo avessi fatto in garage chiederei almeno 100 milioni.
Non fate caso ai zero commenti, i visitatori ci sono ma sono un po' timidi. C'e' uno strumento di Google (Google Analytics, ancora loro...) che mi permette di contare le visite e di vedere anche da dove arrivano.
Ho avuto anche un visitatore dal Giappone e uno dalla Finlandia. Chissa' come mi hanno trovato e cosa hanno capito.
Fatto sta che il blog ha un respiro internazionale. Investite, gente, investite.

Sunday, October 08, 2006

Facciamo finta che ci sia un divieto

Una delle non poche cose proibite da queste parti e' il consumo di alcool. E' come spesso capita e' un divieto vagamente ipocrita: si puo' bere alcool in quantita' in tutti gli alberghi e annessi ristoranti e bar.
Gli alberghi sono delle zone franche dove viene tollerato un po' tutto cio' che e' formalmente proibito.
Nei supermercati e' in vendita la birra analcolica. Addirittura c'e' la birra alla pesca o altri frutti. Non oso comprarla...
Il risultato di tutto questo e' che lo stato di ebbrezza e i suoi effetti sono esclusi dai motivi degli incidenti stradali. Ne consegue che il numero non indifferente di incidenti e' dovuto semplicemente a cattivo comportamento stradale...
Insomma, tutto rientra in un tipico approccio alle cose per cui si tengono in piedi in due staffe: formalmente si conservano certe tradizioni locali e allo stesso tempo non viene resa la vita difficile agli occidentali.
Un tipico caso visto di recente e' stato quando C. Rice ha visitato il Libano: il giornale scriveva che arrivava carica di missili e menzogne. Il giorno dopo c'era una foto dello sceicco lider maximo sua eccellenza dott. cav. comm. rag. geom. che in una occasione molto informale portava una maglietta con la bandiera degli Stati Uniti come marchio sul petto.

Wednesday, October 04, 2006

Commenti

Non serve piu' la registrazione per lasciare commenti nel blog.
Anche se rimane gradita, perche' senno' appariranno come "anonimi".

Monday, October 02, 2006

Premio Nobel all'Economia 2006

Il fantastico Ministro dell'Economia greco, il personaggio qui di fianco in una posa a meta' tra uno yuppie di Wall Street e un cantante per matrimoni, ha fatto una grande pensata per ridurre il deficit pubblico, eterno problema del Paese.
Ha pensato che in fin dei conti traffico di droga, di armi, di fanciulle russe generano ricchezza, anche se non dichiarata.
E qualcuno usufruisce di questa ricchezza. Per cui i dati economici ufficiali non riflettono realmente il benessere medio dei cittadini.
Per cui, voila', dati sul PIL rivisti verso l'alto del 25%.
Ha mandato tutto a Bruxelles bello speranzoso di sentirsi dire che la Grecia e' molto piu' vicina ai parametri, per cui non e' piu' sotto osservazione etc.
I burocrati europei, notoriamente ostili alla causa greca e sofferenti di complessi per il fatto di non essere discendenti della gloriosa stirpe di Aristotele, si sono riuniti e hanno emesso un verdetto.
Invece di dirgli che e' un deficiente, hanno accettato la sua tesi. "Va bene", hanno detto, "complimenti". E poi hanno aggiunto: "Sulla base del nuovo metodo contabile, da applicare anche retroattivamente, la Grecia ha usufruito di sovvenzioni europee per una somma superiore alle sue necessita'. Ne consegue che e' chiamata a restituire 13 miliardi di euro alla Comunita' Europea".
Il solito complotto di franco-belgi pallidi e mai abbronzati che non accettano l'idea di non aver inventato le Olimpiadi e il moussaka. Gia' avevano provato a togliere il marchio feta e gli e' andata male.
Ma gliela fara' vedere lui!

Sunday, October 01, 2006

Ogni medaglia ha il suo rovescio

Settimana scorsa e' capitato un fatto locale molto interessante.
Al parcheggio del supermercato Carrefour un tale ha avvicinato una donna e le ha chiesto denaro minacciandola (o la borsa o la vita, pupa). Questo di per se' e' curioso, qui la criminalita' rasenta lo zero.
Due dipendenti del supermercato hanno visto la scena e sono intervenuti immediatamente, bloccando il delinquente. Qualche giorno dopo erano sulle prime pagine dei giornali, fotografati alla cerimonia dove la polizia li ha premiati con 2000 dirhams a testa (come nei fumetti con il commissario Basettoni). Queta cifra corrisponde a 440 euro.
Quando e' stato loro chiesto di fare una dichiarazione, hanno risposto che erano molto contenti perche' il premio corrispondeva a 4 mensilita'.
Ripeto: per un dipendente di supermercato 440 euro equivalgono a 4 mensilita'.
E' proprio vero che gli imperi si costruicono con il sangue. Degli altri.