Wednesday, September 27, 2006

Il Burj Al Arab (e Rossano Brazzi)


L'ho fotografato anche io, ecco.
Insomma, e' veramente spettacolare, niente da dire.
Un po' come una volta gli antichi costruivano il Colosseo o il Partenone, la nostra civilta' lascia ai posteri questa meraviglia. Probabilmente ancora per parecchi anni sembrera' venuto dal futuro.
In particolare se visto da vicino, il Burj e' maestoso.
La sera c'e' un gioco di colori sulla parete bianca e non e' mai uguale al giorno prima.
Mangiare con "vista Burj" e' come dire con vista San Marco: comporta un sovrapprezzo.
Certo si puo' anche fare il contrario, mangiare li' e vedere fuori (mi sono ricordato una cosa che non c'entra niente, la cito alla fine). Per questo nobile obiettivo con degli amici ci siamo dati un budget di 100 euro a testa per mangiare al ristorante. Per cui uno di noi porta il vino, uno il primo, uno il secondo e li' ordiniamo la frutta. Dovremmo farcela.


P.S. Una battuta fulminante di Nino Frassica su Rossano Brazzi fu: "Un'attore famoso in Italia e fuori dall'Italia: all'estero. Famoso all'estero e fuori dall'estero: in Italia".

Tuesday, September 26, 2006

La triste storia di Manuel Bravo

Manuel Bravo si e' suicidato in una prigione per permettere al figlio di vivere in Inghilterra.
Era arrivato nel 2001 come rifugiato politico con la moglie e i due figli.
Era stato membro di una organizzazione politica che si opponeva alla dittatura in Angola. I governativi gli avevano ucciso genitori e sorelle.
La sua pratica si e' persa nei meandri della burocrazia. I primi mesi di quest'anno moglie e figlio piu' piccolo sono dovuti tornare in Angola per assistere il padre di lei, gravemente malato.
All'arrivo sono stati arrestati e da allora se ne sono perse le tracce.
Non solo la sua pratica non e' andata avanti, ma Bravo e' stato arrestato per il reato di immigrazione clandestina.
Un giorno e' stato trovato impiccato nella sua cella.
Nel computer della biblioteca di Leeds e' stato trovato un file, scritto 5 mesi prima, in cui Bravo annunciava la sua intenzione di uccidersi perche', convinto che non avrebbe mai potuto ottenere la residenza, avrebbe permesso al figlio di rimanere ed avere un futuro. Chi avrebbe avuto il coraggio di espellere un bambino orfano di 13 anni?
La triste storia di Manuel Bravo dovrebbe far riflettere sul fatto che quando certi poveracci lasciano il loro paese non lo fanno per scherzo o senza ragione. Ne' vengono da noi per toglierci il pane dai denti o "toglierci i posti di lavoro". Spesso vengono perche' non hanno alternative, o addirittura sono in pericolo di vita e fuggono da poverta' e tirannia.
Come Manuel Bravo ce ne sono tanti.
Ma come spesso succede, un disperato e' tragedia, tanti sono statistica.

Sunday, September 24, 2006

Skype

Un tema attuale negli Emirati e' l'uso di Skype.
La popolazione locale e' solo il 20%, il resto sono immigrati. Parecchi arabi, tantissimi indiani (anche in posizioni manageriali), pakistani, cingalesi (la manodopera) e un 5% di occidentali.
Tutti questi telefonano all'estero. Allo stesso modo, le multinazionali con filiale fanno un grosso volume di traffico internazionale.
Il risultato e' che oltre il 50% dei ricavi da telefonia viene dalle chiamate vs. estero.
E' chiaro che Skype rappresenta una minaccia.
Il Garante (...) locale ha ordinato ai providers di bloccarlo adducendo motivazioni che hanno a che fare con la Sicurezza Nazionale. La sicurezza dei ricavi in realta'...
La grande domanda e': si puo' fermare? La maggior parte degli operatori ormai ci fa i conti e ha adattato la propria strategia. Voce e Internet stanno diventanto una cosa sola.
In questo gli Emirati, che pure cercano di apparire all'avanguardia a livello internazionale, fanno un passo falso. Non solo: la disponibilita' di Skype e' uno strumento per spingere l'espansione della banda larga. Purtroppo chi decide non guarda in prospettiva.
Gli stranieri gia' si stanno lamentando, ma non servira' a molto.
Skype, o il VoIP in generale (voce su IP, il protocollo Internet) e' una realta' ed e' qui per restare. E' come la globalizzazione: non si puo' fermare, e' un processo storico. Si tratta solo di individuarne i benefici e sfruttarli.
Intanto, gia' circolano software per aggirare il blocco...

Thursday, September 21, 2006

Mese di digiuno

Oggi al lavoro e' circolata una email con istruzioni per l'uso per il ramadan.
Il ramadan e' un periodo dell'anno, a cavallo tra settembre ed ottobre, in cui i musulmani si astengono dal mangiare, bere e sorpassare da destra fino al tramonto del sole, per dedicarsi alla preghiera e alla meditazione.
Gli stranieri a loro volta devono astenersi dal mangiare e bere pubblicamente per una forma di rispetto verso i locali. Sempre fino al tramonto.
Per fortuna qui tramonta abbastanza presto...
Inoltre i musulmani hanno orario di lavoro ridotto di due ore. Che fondamentalmente significa che gli infedeli espatriati come me lavorano anche per loro.
Ma alle 3 (considerando un orario teorico 9-5), a parte qualche stakanovista, dovrebbero essere andati via dall'ufficio. Per cui gia' circolano dei piani dettagliati in excel sulle contromosse per sbafacchiare in assenza dei meditabondi!

Wednesday, September 20, 2006

Spose e angeli

A volte si possono scoprire cose della cultura di un paese leggendo gli annunci di giornale.
Qualche giorno fa curiosavo su Gulf News, il piu' diffuso quotidiano locale, e mi sono fermato sui matrimoniali. Il testo recitava piu' o meno cosi': "Padre valuta candidati mariti per la figlia dalle ore 19 alle ore 20 del giorno X presso un certo posto".
O ancora "Fratello accetta proposte per la sorella, bella, casalinga, cucina bene, lava, stira e ammira". Fantastico!
Questo posto e' in una strana dimensione, sospeso tra il medioevo e il futuro ipertecnologico.
La maggior parte delle donne locali che circolano vestono con il tradizionale burqa nero.
Alcune lasciano il viso scoperto (e hanno anche lo spacco), altre si coprono il viso e lasciano solo gli occhi, altre ancora sono completamente coperte. Queste le chiamo "gli angeli della morte".
Un giorno me ne stavo al caffe' e un gruppo di quattro e' entrato. Pensavo che fosse giunta la mia ora, forse la bibita era scaduta, e fossero venute a prendermi. Ma quello che e' piu' divertente e' quando gli Angeli entrano nei negozi di biancheria carissima, tipo La Perla. Mah!
Le donne col velo sono splendide quando mangiano, soprattutto pasta. Lo alzano, passano sotto la forchettata e richiudono. E non si sporcano!
Io invece riesco a macchiarmi anche con la mollica: la mia cravatta e' sempre irrimediabilmente attratta dal piatto del giorno.

Tuesday, September 19, 2006

Le cose che mancano

a) la birra. L'alcool e' proibito, ma nei ristoranti si puo' bere vino.
Bere una birra invece e' piu' difficile. Ci sono riuscito 3 giorni fa ed era una sensazione particolare. Piu' che proibito, l'alcool e' a tolleranza zero.
Mi hanno consigliato quanto segue nel caso di incidente stradale: se lo faccio dopo aver bevuto anche pochissimo e anche se ho ragione da vendere, e' meglio lasciare la macchina li' e sfilarsela fischiettando. Perche' l'altro, che non ha bevuto, paghera' i danni, ma io per un sorsetto andro' in galera a fare compagnia a un ladro di galline.
b) le colline. Ti guardi intorno e di rendi conto di essere in pieno deserto.
Non solo: ti rendi conto che questi furbacchioni asfaltano il deserto, ci piazzano su qualche grattacielo e di fatto ti vendono la sabbia a peso d'oro.
c) Moto e motorini. Pochissimi, probabilmente per via del caldo che per 4 mesi l'anno rende impossibile stare piu' di 10 minuti all'aria aperta.
E anche perche' gli automobilisti guidano in modo, come dire, disinvolto. Gli unici ha trovarsi a loro agio sono un collega che ha preso la patente a Napoli e chi ha guidato per anni ad Atene.
d) Non ci sono nuvole. Sono 25 giorni che non ne vedo una.

Sunday, September 17, 2006

Ouverture

Non e' per usare una frase cliche' (tipo la palla e' sempre rotonda, non ci sono piu' le mezze stagioni, una volta qui tutto era verde, etc), ma e' vero che ormai il mondo e' piccolo.
E cosi', se non ci sono opportunita' di lavoro interessanti dove vivi, decidi di trasferirti per qualche anno in un paese lontano.
Io ora mi trovo a Dubai. Mica dietro l'angolo, in Medio Oriente!
Ovviamente ci sono vantaggi importanti: un lavoro interessante, niente fisco, estate 12 mesi l'anno, la possibilita' di venire a contatto con culture diverse. Solo dove lavoro i dipendenti sono di 40 differenti nazionalita'.
Ovviamente non e' tutto perfetto: almeno in questa prima fase, la distanza da casa pesa ancora un po'.
Ricordo che quando ero piccolo e mio padre andava all'estero per lavoro, chiamava ogni 2-3 giorni e si sentiva una voce da Saturno. Oggi tra sms, skype, videochiamate e sicuramente migliore qualita' della trasmissione della voce, e' tutta un'altra cosa.
E' un paese interessante da scoprire, un misto di Las vegas e El Alamein, con tanti ricchi e tantissimi poveracci disgraziati.
In questo blog raccontero' un po' come me la passo, e qualsiasi altra cosa mi verra' in mente su chi siamo, dove andiamo e altre grandi domande.